La “Criccanta”, quando il gusto diventa arte

Simbolo di tradizione culinaria italiana, la croccante è un dolce amato da tutti per il suo sapore e il suo profumo che sanno di famiglia e feste in compagnia, è stato apprezzato anche da papa Francesco che ha ricevuto una ricostruzione di piazza San Pietro interamente fatta con il croccante.

La sua antica ricetta viene tramandata di generazione in generazione tanto da entrare nei ricettari di tutta la Marsica. La sua origine è molto antica. Le famiglie di Forme, per lo più contadine, raccoglievano ogni anno le mandorle. La maggior parte le vendevano, quelle che restavano venivano usate per fare i dolci.

Il metodo di preparazione è molto semplice: si tratta difondere a fuoco lento lo zucchero e di aggiungere le mandorle sbucciate o appena tostate, oppure altra frutta secca come nocciole, arachidi, noci o pistacchi.

Ingredienti:

  • 600 gr di mandorle sgusciate
  • 500 gr di zucchero semolato
  • 4 cucchiai di acqua (non tutti l’adoperano)
  • scorza si un limone

Preparazione:

Versa le mandorle in una casseruola, quando bolle, chiudi e scolale. Passale sotto l’acqua fredda e scola bene. Sbucciale una per una e poi tostale in una padella con i fori direttamente sulla fiamma del piano cottura, oppure in forno a 180° girandole ogni tanto, ci vorranno circa 10/15 minuti. Versa lo zucchero e uno o due cucchiai d’acqua in una casseruola. Aggiungi le mandorle e fai cuocere girando di continuo senza fermati, fino a quando lo zucchero si fonde, unisci la scorza di limone, continua a mescolare fino a quando inizia a caramellare.  Olea un piano di marmo e versaci sopra le mandorle, oppure un foglio di carta forno su un vassoio e versarci sopra l’impasto caldo. Livella bene con l’aiuto di un mezzo limone, come da tradizione abruzzese o con la lama di un coltello precedentemente bagnato d’acqua. Lascia raffreddare e poi taglia a pezzetti o spezza direttamente con le mani.

Difficoltà: Media 

Tempo: 15/20 minuti

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